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544 - Normalizzazione del TSH negli anziani

I valori di TSH aumentano con l'età e nel tempo possono ritornare a valori considerati normali. Negli anziani è appropriato un follow-up prolungato, prima di prescrivere una terapia con levotiroxina. [Lettura 4 min]


Con l'avanzare dell'età, i livelli circolanti di TSH di solito aumentano, accompagnati da una maggiore prevalenza di ipotiroidismo subclinico, definito da un aumento del TSH, con un livello di fT4 nell'intervallo normale.

Diversi studi controllati randomizzati hanno dimostrato che il trattamento dell'ipotiroidismo subclinico lieve negli anziani non migliora i risultati clinici e molti esperti credono che sia opportuno rivalutare il range di riferimento del TSH negli anziani.

Molti studi hanno anche dimostrato che l'ipotiroidismo subclinico può normalizzarsi spontaneamente, ma non è chiaro quali siano i fattori più importanti per la normalizzazione spontanea del TSH negli anziani.

Uno studio longitudinale ha voluto indagare l'incidenza della normalizzazione spontanea dei livelli di TSH e stabilire i fattori determinanti per la normalizzazione in un ampio gruppo di adulti di età ≥65 anni con ipotiroidismo subclinico persistente e residenti in Olanda, Svizzera, Irlanda e Regno Unito.

L’età media dei pazienti era 72.9 anni (quasi un quarto erano ≥80 anni) e il 60.7% erano donne.

La popolazione pre-test (N = 2335) era composta da anziani con ipotiroidismo subclinico, definito da ≥1 misurazione del TSH elevata (≥4,60 mIU/L) e fT4 nell'intervallo di riferimento specifico del laboratorio.

Gli individui con ipotiroidismo subclinico persistente, definito da ≥2 misurazioni di TSH elevate a distanza di ≥3 mesi, sono stati randomizzati a levotiroxina o placebo, tra i quali è stato incluso il gruppo placebo dello studio (N = 361).

I risultati sono stati i seguenti:
  • Nella prima coorte con 2335 pazienti alla prima misurazione il TSH mediano era 5,4. Al momento di ripetere il test, circa 1 anno dopo, il TSH si era normalizzato spontaneamente nel 60,8% dei pazienti.
  • Nella seconda coorte con 361 pazienti erano state effettuate due misurazioni diagnostiche di ipotiroidismo subclinico a 1 anno di distanza (TSH mediano, 5,75). Al terzo ciclo di test, 1 anno dopo, l'ipotiroidismo subclinico si era normalizzato nel 40% dei pazienti.
Tra i fattori più fortemente associati con la normalizzazione dei valori di TSH sono stati identificati:
  • età più giovane
  • sesso femminile
  • livello iniziale di TSH più basso (con un TSH basale a 5, la normalizzazione si verificava in circa tre quarti degli uomini e delle donne; se il TSH era 10, la normalizzazione si verificava solo nel 20% delle donne e nel 7% degli uomini.)
  • livello iniziale di fT4 ai valori superiori della norma
  • assenza di anticorpi antiTPO
  • seconda misurazione in estate

Sebbene le donne anziane siano generalmente più colpite dall'ipotiroidismo subclinico e tendano ad avere livelli di TSH più elevati rispetto a uomini anziani, in questo studio è stato osservato che le donne avevano una maggiore probabilità di normalizzazione rispetto agli uomini, soprattutto con livelli di TSH più elevato.

La seconda misurazione in estate è stata associata alla normalizzazione, come è stato osservato anche in uno studio condotto su individui di età compresa tra 18 e 90 anni: i livelli di TSH sono soggetti a variazioni stagionali, con valori più alti in inverno, probabilmente a causa dai cambiamenti di temperatura ambientale.

In questo studi quasi tutti i soggetti inclusi presentavano un lieve ipotiroidismo subclinico (TSH <10 mIU/L), il che limita la generalizzabilità per livelli di TSH più elevati.

In pratica - I risultati di questo studio hanno rilevanza clinica.

La diagnosi di ipotiroidismo subclinico dipende da limiti superiori di normalità per il TSH alquanto arbitrari.

Da tempo è stato osservato che con l'età, la distribuzione del TSH si sposta verso un livello più alto: è stato dimostrato che nei soggetti di età ≥80 anni il 97,5° percentile della distribuzione del TSH è 7,5 mU/L.

Alcuni esperti ritengono che i cutoff dovrebbero essere superiori a 4 o 5 mIU/L nei più anziani e a 7 mU/L per persone ≥80 anni.

In ogni caso, questi pazienti dovrebbero essere seguiti a lungo senza terapia sostitutiva.

I risultati di questo studio possono essere condivisi con i pazienti, informandoli sulla possibilità che il TSH si normalizzi nel tempo.






Gilberto Lacchia - Pubblicato 02/03/2024 - Aggiornato 02/03/2024 

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