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Uno studio retrospettivo e osservazionale, condotto in Israele su una popolazione con alti tassi di immunità pregressa, ha rilevato che la terapia con nirmatrelvir si associava a un miglioramento degli esiti clinici soprattutto in soggetti over65.
Nirmatrelvir/ritonavir (N/R; Paxlovid°) è autorizzato per il trattamento di pazienti con COVID non ricoverati, ad alto rischio di complicanze.
L’indicazione si basa sullo studio EPIC-HR che ha mostrato una riduzione dell'88% di ricoveri e decessi. EPIC-HR, tuttavia, è stato condotto su soggetti non vaccinati, in un periodo in cui predominava la variante Delta.
Un recente studio, condotto in Israele, ha valutato l’associazione N/R su soggetti di età ≥40 anni, in una grande organizzazione sanitaria israeliana, durante l'era Omicron.
In questo studio retrospettivo di coorte, sono stati confrontati gli esiti di 3902 pazienti trattati con N/R rispetto a 105.352 non trattati. L'80% circa aveva un'immunità precedente (vaccinazione, pregressa infezione o entrambe).
I risultati principali sono stati:
La raccomandazione resta quella di offrire il trattamento con N/R alle persone anziane, indipendentemente dallo stato di vaccinazione. Nei giovani vaccinati si raccomanda N/R solo in presenza di condizioni che li mettono a rischio sostanziale di progressione, tra cui obesità, cardiopatie o malattie polmonari, immunosoppressione e altre condizioni ad alto rischio.
Si confermano quindi le condizioni di prescrivibilità adottate dall’AIFA.
Nirmatrelvir use and severe Covid-19 outcomes during the Omicron surge.
N Engl J Med 2022 Aug 24; [e-pub].
Oral nirmatrelvir for high-risk, nonhospitalized adults with Covid-19.
N Engl J Med 2022 Feb 16; [e-pub].
Gilberto Lacchia - Pubblicato 08/09/2022 - Aggiornato 08/09/2022
Nirmatrelvir/ritonavir (N/R; Paxlovid°) è autorizzato per il trattamento di pazienti con COVID non ricoverati, ad alto rischio di complicanze.
L’indicazione si basa sullo studio EPIC-HR che ha mostrato una riduzione dell'88% di ricoveri e decessi. EPIC-HR, tuttavia, è stato condotto su soggetti non vaccinati, in un periodo in cui predominava la variante Delta.
Un recente studio, condotto in Israele, ha valutato l’associazione N/R su soggetti di età ≥40 anni, in una grande organizzazione sanitaria israeliana, durante l'era Omicron.
In questo studio retrospettivo di coorte, sono stati confrontati gli esiti di 3902 pazienti trattati con N/R rispetto a 105.352 non trattati. L'80% circa aveva un'immunità precedente (vaccinazione, pregressa infezione o entrambe).
I risultati principali sono stati:
- Nei pazienti di età ≥65 anni, il ricovero ospedaliero era meno probabile nel gruppo trattato (HR, 0,27). I benefici si sono verificati indipendentemente dallo stato di immunità precedente dei pazienti.
- Tra i pazienti di età compresa tra 40 e 64 anni, la frequenza di ricovero era simile nei gruppi trattati e non trattati (HR, 0,74).
La raccomandazione resta quella di offrire il trattamento con N/R alle persone anziane, indipendentemente dallo stato di vaccinazione. Nei giovani vaccinati si raccomanda N/R solo in presenza di condizioni che li mettono a rischio sostanziale di progressione, tra cui obesità, cardiopatie o malattie polmonari, immunosoppressione e altre condizioni ad alto rischio.
Si confermano quindi le condizioni di prescrivibilità adottate dall’AIFA.
Nirmatrelvir use and severe Covid-19 outcomes during the Omicron surge.
N Engl J Med 2022 Aug 24; [e-pub].
Oral nirmatrelvir for high-risk, nonhospitalized adults with Covid-19.
N Engl J Med 2022 Feb 16; [e-pub].
Gilberto Lacchia - Pubblicato 08/09/2022 - Aggiornato 08/09/2022
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