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107 - Miopatie e crampi indotti da farmaci

Tempo di lettura: 4 min
Il tessuto muscolare è molto sensibile a diverse sostanze. L'anamnesi farmacologica è molto importante nella valutazione dei pazienti che si presentano con sintomi muscolari, in quanto il riconoscimento precoce delle miopatie tossiche e la sospensione del farmaco in causa generalmente migliora la miopatia dato che il muscolo ha la capacità di rigenerarsi. Le probabilità di risoluzione completa sono tanto maggiori quanto prima si rimuove la causa. Le caratteristiche cliniche vanno da lievi dolori muscolari e crampi fino a grave indebolimento con rabdomiolisi, insufficienza renale e persino la morte.

Crampi muscolari – I crampi sono una contrazione involontaria, dolorosa e improvvisa di un muscolo; di solito si risolvono spontaneamente in pochi minuti. Si verificano a riposo, spesso di notte, più frequentemente a livello di polpaccio, piede o coscia. I crampi senza una causa specifica sono chiamati essenziali. Sono più comuni negli anziani, nelle donne incinte e negli atleti. A volte i crampi possono essere il sintomo di condizioni più preoccupanti, come disturbi idro-elettrolitici (eccessiva sudorazione, diarrea, vomito o emodialisi); problemi metabolici come l'ipoglicemia; problemi endocrini (alterazioni surrenaliche, tiroidee o paratiroidee); disturbi neurologici (sclerosi laterale amiotrofica, malattie poliradicolonevriti). In rari casi i crampi precedono o accompagnano la rabdomiolisi.

In base ai meccanismi patogenetici, le principali categorie di miopatie tossiche sono:

Necrotizzanti: ipocolesterolemizzanti (statine, fibrati, acido nicotinico, exetimibe), ciclosporina, tacrolimus, labetalolo, proprofol, abuso alcolico. Le statine, oltre a poter causare una miopatia necrotizzante che si risolve con la sospensione del farmaco, possono indurre una miopatia autoimmune che può progredire per mesi dopo la sospensione della terapia.

Da farmaci anfifilici: si tratta di una miopatia lisosomiale autofagica indotta da farmaci con gruppi idrofobici e idrofili che permettono alla molecola di interagire con i fosfolipidici anionici della membrana cellulare e degli organuli. Possono essere in causa clorochina, idrossiclorochina, amiodarone, citalopram.

Antimicrotubolari: colchicina, vincristina sono farmaci che esercitano un effetto tossico impedendo la formazione di microtubuli cellulari. Sono miopatie solitamente da somministrazione cronica o da intossicazione acuta. Fattori di rischio sono l'insufficienza renale, l'età superiore a 50 anni e la co-somministrazione di statine.

Mitocondriali: zidovudina, altri antiretrovirali.

Infiammatorie: L-triptofano, D-penicillamina, cimetidina, fenitoina, lamotrigina, alfa-interferon, idrossiurea, imatinib e altri antitumorali.

Da steroidi: è indotta dall'esposizione ad alte dosi di cortisonici e si manifesta con debolezza muscolare prossimale e atrofia muscolare.

Ipokalemiche: diuretici, lassativi, amfotericina, liquerizia, steroidi, abuso alcolico.

Altri meccanismi d'azione: omeprazolo, isotretinoina, finasteride

I crampi muscolari possono essere causati o aggravati da vari farmaci:
  • levotiroxina e altri ormoni tiroidei in caso di sovradosaggio (i crampi sono un sintomo di ipertiroidismo);
  • farmaci per l'asma e la BPCO: beta-agonisti a breve durata d'azione (salbutamolo) e a lunga durata d'azione (salmeterolo, formoterolo, indacaterolo);
  • farmaci cardiovascolari: ACE inibitori e sartani, nifedipina;
  • antiestrogeni come il tamoxifene;
  • antianginosi (ivabradina, ranolazina);
  • ipoglicemizzanti (glitazoni);
  • derivati della segale cornuta (bromocriptina, metisergide);
  • antiparkinsoniani (selegilina, tolcapone);
  • inibitori della colinesterasi utilizzati nella miastenia in caso di sovradosaggio (neostigmina, piridostigmina) o nella malattia di Alzheimer (donepezil);
  • farmaci per l'osteoporosi come raloxifene o teriparatide;
  • litio; naltrexone; ciprofloxacina; diuretici.
La combinazione di diversi farmaci che espongono a crampi ne aumenta il rischio.

Prima di prescrivere un farmaco che può causare crampi o sintomi muscolari, è meglio informare i pazienti di questo rischio, soprattutto quando si tratta di un farmaco miotossico, dato che i crampi, a volte, sono un segnale premonitore di rabdomiolisi.

Toxic myopathies
Neurol Clin. 2014 Aug;32(3):647-70



Gilberto Lacchia



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Pubblicato: 24/06/2019 Aggiornato: 24/06/2019

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