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576 - DOAC score per la previsione del rischio emorragico

Per la stima del rischio emorragico nella terapia anticoagulante della fibrillazione atriale, il punteggio HAS-BLED è poco pratico e poco usato. Un nuovo punteggio sviluppato in pazienti in terapia con anticoagulanti orali diretti sembra offrire prestazioni migliori. [Lettura 4 min]

 | Punti chiave |
  • Il DOAC Score è un nuovo strumento sviluppato per stimare il rischio emorragico in pazienti con fibrillazione atriale in terapia con anticoagulanti orali diretti.
  • Il punteggio ha dimostrato prestazioni superiori rispetto al tradizionale HAS-BLED, stratificando il rischio e tenendo in considerazione diversi fattori che aumentano il rischio emorragico.
  • Nonostante alcune limitazioni, il DOAC Score potrebbe migliorare la personalizzazione della terapia anticoagulante, ottimizzando il rapporto rischio-beneficio.
La terapia anticoagulante nei pazienti con fibrillazione atriale (FA) richiede un attento bilanciamento tra la riduzione del rischio trombotico e l'aumento del rischio emorragico.

Il punteggio CHA2DS2-VASc, ampiamente validato e raccomandato dalle principali società cardiovascolari, è lo strumento standard per la valutazione del rischio tromboembolico nella FA.

La quantificazione del rischio emorragico, invece, si è dimostrata più difficile. Lo score HAS-BLED è poco pratico da applicare e inoltre, essendo stato sviluppato per pazienti in terapia con warfarin, ha dei limiti in termini di accuratezza e applicabilità nell'era degli anticoagulanti orali diretti (DOAC).

Per colmare questa lacuna, è stato recentemente sviluppato e validato il DOAC Score, un nuovo strumento per una valutazione più precisa del rischio emorragico nei pazienti in terapia con DOAC.

Lo score è stato sviluppato da ricercatori statunitensi utilizzando i dati dello studio RE-LY su oltre 5.600 pazienti in terapia con dabigatran 150 mg due volte al giorno.

Sono poi stati aggiunti i dati del registro GARFIELD-AF, che includeva circa 12.300 pazienti in terapia con DOAC diversi.

L'outcome primario era un sanguinamento maggiore a 1 anno. Lo score è stato anche confrontato con HAS-BLED per valutarne le prestazioni predittive.

I principali risultati sono stati:
  • Il DOAC score ha costantemente superato le prestazioni dello score HAS-BLED in ogni coorte analizzata.
  • Nello studio RE-LY, ogni punto aggiuntivo del DOAC Score era associato a un aumento del 48,7% del rischio di sanguinamento maggiore.
  • Lo score ha stratificato efficacemente i pazienti in 5 categorie di rischio, con tassi di sanguinamento a 1 anno che variavano dallo 0,3% nel gruppo a rischio molto basso fino al 13,9% nel gruppo a rischio molto alto.
    • Molto basso (0-3)
    • Basso (4-5)
    • Moderato (6-7)
    • Alto (8-9)
    • Molto alto (10)
  • Le prestazioni sono risultate simili per l'outcome secondario (emorragia pericolosa per la vita).
Diversi fattori contribuiscono alla maggiore accuratezza predittiva del DOAC Score.
  • Stratificazione del rischio per fasce d'età e livelli di funzionalità renale, che permette una valutazione più precisa del rischio individuale.
  • Considerazione del rischio cumulativo derivante dall'uso concomitante di farmaci che aumentano il rischio emorragico, come antiaggreganti e FANS.
È importante notare che, nonostante il miglioramento rispetto allo score HAS-BLED, la capacità discriminante del DOAC Score rimane moderata, a causa della complessità intrinseca nella previsione del rischio emorragico.

Il DOAC Score, superiore al classico HAS-BLED, potrebbe rivelarsi uno strumento prezioso per facilitare il processo decisionale riguardo alla terapia anticoagulante.

La sua implementazione nelle cartelle cliniche elettroniche potrebbe automatizzare la valutazione del rischio, supportando le decisioni terapeutiche quotidiane.

Tra le limitazioni dello studio, sottolineate dagli autori, ricordiamo:
  • La validazione primaria si è concentrata sui sanguinamenti maggiori, mentre altri tipi di emorragie potrebbero influenzare le decisioni cliniche.
  • La capacità predittiva dello score delle emorragie intracraniche, particolarmente temute, non è stata valutata a sufficienza a causa del basso numero di eventi.
In conclusione, il DOAC Score rappresenta un progresso significativo nella stratificazione del rischio emorragico per i pazienti in terapia con DOAC.

Pur riconoscendo la necessità di ulteriori studi, questo nuovo strumento promette di migliorare la personalizzazione della terapia anticoagulante, potenzialmente ottimizzando il rapporto rischio-beneficio per i pazienti con fibrillazione atriale.

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