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529 - Eruzione da farmaci simmetrica delle aree flessorie (SDRIFE)


È una reazione dermatologica da farmaci, non comune ma molto caratteristica. È autolimitantesi dopo la sospensione del farmaco interessato. [Lettura 3 min]


L'esantema simmetrico intertriginoso e flessorio da farmaci (SDRIFE, Symmetrical Drug-related Intertriginous and Flexural Exanthema) è un'eruzione eritematosa simmetrica sui glutei e sulle aree intertriginose, che compare poche ore o pochi giorni dopo l'esposizione a farmaci sistemici.

La SDRIFE si distingue da altre reazioni cutanee ai farmaci per la morfologia tipica, la distribuzione e l'assenza di segni e sintomi sistemici.

La reazione è stata descritta nel 1983, come eruzione generalizzata comparsa dopo l'inalazione di vapori di mercurio.

Si era presentata dopo la rottura di un termometro clinico o durante un trattamento odontoiatrico in persone con storia di dermatite da contatto al mercurocromo.

Era descritta come eritema simmetrico diffuso, soprattutto sulle principali aree flessorie e con eritema triangolare o a forma di V rovesciata su entrambe le zone antero-mediali superiori delle cosce.

Eziologia - I farmaci che più comunemente possono causare la SDRIFE sono gli antibiotici beta-lattamici, in particolare l'amoxicillina, implicati nel 50% dei casi.
 
Sono stati segnalati molti casi associati ad altri farmaci (tabella).

La SDRIFE può colpire pazienti di qualsiasi età, ma è più rara nei bambini. L’età dei casi segnalati in letteratura (un centinaio), varia da 18 mesi a 84 anni. Sono colpiti entrambi i sessi, con prevalenza maschile (3:1).

I meccanismi patogenetici della SDRIFE non sono ancora chiari: è presumibile che si tratti di una risposta immunitaria di ipersensibilità ritardata di tipo IV. Tuttavia, la reazione può comparire dopo la prima esposizione a un determinato farmaco, senza una precedente sensibilizzazione.

Diagnosi - La latenza dell'insorgenza della reazione varia da poche ore a pochi giorni dopo la sospensione del farmaco causale.

La diagnosi si basa sull'aspetto molto caratteristico dell'eruzione cutanea.

Caratteristiche diagnostiche fondamentali sono il coinvolgimento delle aree glutee e intertriginose e la simmetria delle lesioni.

I criteri diagnostici sono:
  • esposizione a un farmaco sospetto;
  • eritema caratteristico, maculopapulare o a placche, ben delimitato, che interessa la zona glutea, perianale, inguinale o perigenitale;
  • coinvolgimento di almeno un'area intertriginosa;
  • simmetria delle aree interessate;
  • assenza di sintomi sistemici.
La SDRIFE in genere non colpisce le mucose e l'interessamento del viso e delle superfici palmo-plantari è molto raro.

La diagnosi si basa principalmente sulla presentazione clinica e sull'anamnesi, e sull'esclusione di altre cause di eruzione cutanea.

Possono essere richiesti esami di laboratorio per escludere un interessamento sistemico (citopenia, alterazioni della funzionalità epatica o renale), ma non sono necessari per la diagnosi.

Diagnosi differenziale - Può includere diverse patologie dermatologiche:
  • dermatite seborroica
  • intertrigine
  • dermatite allergica da contatto
  • psoriasi inversa
  • pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP)
  • reazione a farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS)
  • eruzione fissa da farmaci (FDE)
L'AGEP e la DRESS sono caratterizzate da un'eruzione cutanea diffusa associata a sintomi sistemici.

L’eruzione fissa da farmaci può essere facilmente differenziata dalla SDRIFE, in quanto si presenta come chiazze o placche asimmetriche acrali, genitali e mucose, solitamente rotondeggianti o ovalari, con iperpigmentazione residua.

Trattamento - La SDRIFE è una malattia autolimitantesi e il trattamento prevede la sospensione del farmaco interessato e una terapia sintomatica.

Di solito vengono prescritti steroidi sistemici o topici per accelerare la guarigione e antistaminici se è presente prurito.

La prognosi è buona dopo la sospensione del farmaco causale.

DermNet


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