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Nel contesto della medicina generale i disturbi depressivi interessano il 5-10% degli individui, ma vengono riconosciuti in poco più del 50% dei casi. D'altro canto, il medico di medicina generale è quello che diagnostica e tratta la maggior parte dei pazienti depressi (circa il 90%) e solo una minoranza viene inviata allo specialista.
La prevalenza dei disturbi depressivi aumenta quanto più la data di nascita del soggetto si allontana dal periodo della seconda guerra mondiale: nel 2000 la depressione unipolare era la quarta causa di disabilità in tutto il mondo e si stimava che sarebbe diventata la seconda causa nel 2020 ma le proiezioni fanno pensare che possa diventare la prima.
I pazienti con depressione non riconosciuta si consultano più frequentemente con il proprio medico e consumano maggiori risorse sanitarie. La presenza di depressione associata a problemi fisici influenza negativamente l'esito di entrambi i disturbi. Per questo motivo negli anziani le problematiche depressive sono particolarmente prevalenti: da un'indagine in Lombardia nel 2004, la popolazione ultrasessantacinquenne era il 17% e consumava il 36% degli antidepressivi prescritti.
Sono stati proposti diversi strumenti di screening per migliorare il riconoscimento e la gestione della depressione. Per essere accettabili e utilizzati in pratica, gli strumenti devono essere validati, affidabili, brevi e semplici da usare.
Uno di quelli che negli ultimi anni è risultato più utile e utilizzabile in un setting di medicina generale è un questionario di 9 domande, utilizzabile anche in forma di autosomministrazione, il Patient Health Questionnaire-9. Esiste anche una versione ultrabreve, PHQ-2, che tuttavia non è validata per uno screening affidabile della depressione maggiore.
Il questionario utilizza 2 domande: la prima indaga la presenza "nelle ultime due settimane" dei 9 sintomi della depressione secondo il DSM-5. Solo questa domanda determina il punteggio del PHQ-9. Ogni sintomo viene valutato su una scala a 4 punti. La seconda domanda valuta la compromissione funzionale che la depressione causa sul normale svolgimento della vita del paziente, ma la risposta non influenza il punteggio.
Nelle ultime 2 settimane, con quale frequenza si è sentita/o disturbata/o da qualcuno dei seguenti problemi?
La somma dei punteggi può andare da 0 a 27: un punteggio ≥10 viene accettato come indicazione di una possibile depressione maggiore.
Il punteggio di 10 o superiore sul PHQ-9 ha un valore predittivo positivo di circa il 50%, ovvero il 50% dei soggetti risultati positivi al test potrebbe non avere una depressione maggiore, ma altre diagnosi che condividono sintomi con disturbi depressivi maggiori, come il disturbo d'ansia, il consumo di alcol a rischio o la depressione subsindromica, una condizione definita da sintomi depressivi di livello inferiore che aumenta il rischio di depressione maggiore.
Un punteggio inferiore a 10 ha un valore predittivo negativo del 99% (solo l'1% dei soggetti testati potrebbe essere un falso negativo).
In conclusione, il PHQ-9 è uno strumento valido per lo screening della depressione a condizione che sia seguito da un colloquio clinico per determinare se il/la paziente ha veramente un disturbo depressivo maggiore quando i risultati del test lo fanno supporre. Per i pazienti in terapia per depressione, il PHQ-9 può essere somministrato a ogni visita per monitorare la risposta al trattamento.
Per chi usa il gestionale Millewin, il PHQ, in versione 2 e 9 combinate, è stato integrato nel software e può essere rapidamente somministrato agli assistiti, sia come test da compilare a video con calcolo automatico, sia come test stampato da consegnare al paziente che può effettuarlo in modo autonomo in un secondo tempo.
Intervento al Congresso nazionale SIMG (novembre 2018)
Lo psichiatra Giancarlo Cerveri fa una veloce ma efficace presentazione del problema delle depressioni in medicina generale (numeri, strumenti diagnostici, problema del disturbo bipolare, quando inviare allo specialista)
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Pubblicato: 21/10/2019 Aggiornato: 02/11/2019
Nel contesto della medicina generale i disturbi depressivi interessano il 5-10% degli individui, ma vengono riconosciuti in poco più del 50% dei casi. D'altro canto, il medico di medicina generale è quello che diagnostica e tratta la maggior parte dei pazienti depressi (circa il 90%) e solo una minoranza viene inviata allo specialista.
La prevalenza dei disturbi depressivi aumenta quanto più la data di nascita del soggetto si allontana dal periodo della seconda guerra mondiale: nel 2000 la depressione unipolare era la quarta causa di disabilità in tutto il mondo e si stimava che sarebbe diventata la seconda causa nel 2020 ma le proiezioni fanno pensare che possa diventare la prima.
I pazienti con depressione non riconosciuta si consultano più frequentemente con il proprio medico e consumano maggiori risorse sanitarie. La presenza di depressione associata a problemi fisici influenza negativamente l'esito di entrambi i disturbi. Per questo motivo negli anziani le problematiche depressive sono particolarmente prevalenti: da un'indagine in Lombardia nel 2004, la popolazione ultrasessantacinquenne era il 17% e consumava il 36% degli antidepressivi prescritti.
Sono stati proposti diversi strumenti di screening per migliorare il riconoscimento e la gestione della depressione. Per essere accettabili e utilizzati in pratica, gli strumenti devono essere validati, affidabili, brevi e semplici da usare.
Uno di quelli che negli ultimi anni è risultato più utile e utilizzabile in un setting di medicina generale è un questionario di 9 domande, utilizzabile anche in forma di autosomministrazione, il Patient Health Questionnaire-9. Esiste anche una versione ultrabreve, PHQ-2, che tuttavia non è validata per uno screening affidabile della depressione maggiore.
Il questionario utilizza 2 domande: la prima indaga la presenza "nelle ultime due settimane" dei 9 sintomi della depressione secondo il DSM-5. Solo questa domanda determina il punteggio del PHQ-9. Ogni sintomo viene valutato su una scala a 4 punti. La seconda domanda valuta la compromissione funzionale che la depressione causa sul normale svolgimento della vita del paziente, ma la risposta non influenza il punteggio.
Nelle ultime 2 settimane, con quale frequenza si è sentita/o disturbata/o da qualcuno dei seguenti problemi?
- Scarso interesse o piacere nel fare le cose [0 Mai - 1 Diversi giorni - 2 Più di 7 giorni su 14 - 3 Quasi ogni giorno]
- Sentirsi giù, depressa/o o disperata/o
- Difficoltà ad addormentarsi o mantenere il sonno o dormire troppo
- Sentirsi stanca/o o avere poca energia
- Scarso appetito o mangiare troppo
- Sensi di colpa per essere un fallimento, per aver danneggiato sé o la propria famiglia
- Difficoltà a concentrarsi sulle cose, come leggere il giornale o guardare la televisione
- Muoversi o parlare così lentamente tanto che anche gli altri se ne sono accorti o, al contrario, essere così irrequieta/o o agitata/o da sentire il bisogno di muoversi molto più del solito
- Pensare che sarebbe meglio essere morta/o o farsi del male in qualche modo
Il punteggio di 10 o superiore sul PHQ-9 ha un valore predittivo positivo di circa il 50%, ovvero il 50% dei soggetti risultati positivi al test potrebbe non avere una depressione maggiore, ma altre diagnosi che condividono sintomi con disturbi depressivi maggiori, come il disturbo d'ansia, il consumo di alcol a rischio o la depressione subsindromica, una condizione definita da sintomi depressivi di livello inferiore che aumenta il rischio di depressione maggiore.
Un punteggio inferiore a 10 ha un valore predittivo negativo del 99% (solo l'1% dei soggetti testati potrebbe essere un falso negativo).
In conclusione, il PHQ-9 è uno strumento valido per lo screening della depressione a condizione che sia seguito da un colloquio clinico per determinare se il/la paziente ha veramente un disturbo depressivo maggiore quando i risultati del test lo fanno supporre. Per i pazienti in terapia per depressione, il PHQ-9 può essere somministrato a ogni visita per monitorare la risposta al trattamento.
Per chi usa il gestionale Millewin, il PHQ, in versione 2 e 9 combinate, è stato integrato nel software e può essere rapidamente somministrato agli assistiti, sia come test da compilare a video con calcolo automatico, sia come test stampato da consegnare al paziente che può effettuarlo in modo autonomo in un secondo tempo.
BMJ. 2019; 365: l1476.
Using the 9-Item Patient Health Questionnaire to Screen for and Monitor Depression
JAMA. 2019 Dec 3;322(21):2125-2126
Video - Giancarlo Cerveri - Riconoscere la depressione (21 minuti)Using the 9-Item Patient Health Questionnaire to Screen for and Monitor Depression
JAMA. 2019 Dec 3;322(21):2125-2126
Intervento al Congresso nazionale SIMG (novembre 2018)
Lo psichiatra Giancarlo Cerveri fa una veloce ma efficace presentazione del problema delle depressioni in medicina generale (numeri, strumenti diagnostici, problema del disturbo bipolare, quando inviare allo specialista)
Gilberto Lacchia
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Pubblicato: 21/10/2019 Aggiornato: 02/11/2019
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