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Le corde vocali sono pieghe mucose flessibili dotate di muscoli e legamenti fibrosi. I sintomi più comuni delle alterazioni delle corde vocali sono: disfonia, dolore, raucedine e abbassamento del tono di voce.
I disturbi della voce sono spesso dovuti a un uso eccessivo delle corde vocali o, più raramente, a lesioni delle mucose provocate da infiammazioni, infezioni, polipi, noduli e lesioni nervose. Anche le sostanze tossiche come fumo e alcool o gas inalati possono danneggiare le corde vocali.
I farmaci possono alterare la funzione delle corde vocali attraverso vari meccanismi, tra cui depositi sulle mucose, secchezza delle mucose, insufficiente lubrificazione delle corde vocali, cambiamenti nella composizione della saliva, edema mucoso, eritema, necrosi o ematomi e paralisi delle corde vocali.
I corticosteroidi assunti per via inalatoria sono i farmaci più spesso implicati nelle lesioni delle corde vocali; di solito causano disfonia e raucedine. I corticosteroidi che si depositano nell'orofaringe durante l'assunzione, potenzialmente possono causare micosi locali, infiammazione, edema e miopatie. Il rischio di questo effetto avverso dipende dalla dose somministrata, dal tipo di inalatore e dalla forma farmaceutica.
Gli antimuscarinici possono causare una disfunzione delle corde vocali con l'ispessimento delle secrezioni e la secchezza della laringe. Si può trattare di antimuscarinici inalatori usati come broncodilatatori o sistemici per il trattamento dell'incontinenza urinaria. Altri farmaci con effetto antimuscarinico sono gli antidepressivi triciclici, antistaminici e neurolettici usati come antiemetici e la memantina.
Androgeni e anti-estrogeni: il testosterone o il danazolo possono modificare la voce rendendola più profonda. A volte l'effetto non scompare sospendendo il trattamento. Anche in donne trattate con tamoxifene si è osservata una alterazione della voce.
Diuretici: la furosemide può causare disfonia provocando secchezza della mucosa delle corde vocali, così come lo spironolattone che ha anche effetti antriandrogeni.
Psicofarmaci: la disfonia spasmodica è caratterizzata da una voce spasmodica e strangolata, accompagnata da pause e da un rapido affaticamento vocale. A volte è associata a disturbi distonici. I neurolettici hanno effetti extrapiramidali che possono causare distonia e portare a disfonia spasmodica.
Alcuni farmaci possono causare o aggravare effetti extrapiramidali con problemi di fonazione, come gli antidepressivi SSRI e gli anticolinesterasici usati nell'Alzheimer.
Le benzodiazepine possono interessare la funzione muscolare e la produzione di saliva.
Gli oppiacei, indipendentemente dalla via di somministrazione, provocano secchezza delle fauci.
I pazienti esposti a un farmaco che ha notoriamente effetti sulle corde vocali devono essere avvertiti di questo rischio, specialmente quando il danno può essere irreversibile (androgeni) o quando il paziente dipende fortemente dalla voce.
Risciacquare la bocca o bere acqua dopo l'assunzione dei farmaci può ridurre il rischio di questo effetto avverso.
Le alterazioni della voce offrono anche l'opportunità di rivalutare il rapporto danno-beneficio del farmaco in questione.
Drug-induced vocal cord disorders
Prescrire Int. 2018 jan;27(189):13-16
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Pubblicato: 02/09/2019 Aggiornato: 02/09/2019
Le corde vocali sono pieghe mucose flessibili dotate di muscoli e legamenti fibrosi. I sintomi più comuni delle alterazioni delle corde vocali sono: disfonia, dolore, raucedine e abbassamento del tono di voce.
I disturbi della voce sono spesso dovuti a un uso eccessivo delle corde vocali o, più raramente, a lesioni delle mucose provocate da infiammazioni, infezioni, polipi, noduli e lesioni nervose. Anche le sostanze tossiche come fumo e alcool o gas inalati possono danneggiare le corde vocali.
I farmaci possono alterare la funzione delle corde vocali attraverso vari meccanismi, tra cui depositi sulle mucose, secchezza delle mucose, insufficiente lubrificazione delle corde vocali, cambiamenti nella composizione della saliva, edema mucoso, eritema, necrosi o ematomi e paralisi delle corde vocali.
I corticosteroidi assunti per via inalatoria sono i farmaci più spesso implicati nelle lesioni delle corde vocali; di solito causano disfonia e raucedine. I corticosteroidi che si depositano nell'orofaringe durante l'assunzione, potenzialmente possono causare micosi locali, infiammazione, edema e miopatie. Il rischio di questo effetto avverso dipende dalla dose somministrata, dal tipo di inalatore e dalla forma farmaceutica.
Gli antimuscarinici possono causare una disfunzione delle corde vocali con l'ispessimento delle secrezioni e la secchezza della laringe. Si può trattare di antimuscarinici inalatori usati come broncodilatatori o sistemici per il trattamento dell'incontinenza urinaria. Altri farmaci con effetto antimuscarinico sono gli antidepressivi triciclici, antistaminici e neurolettici usati come antiemetici e la memantina.
Androgeni e anti-estrogeni: il testosterone o il danazolo possono modificare la voce rendendola più profonda. A volte l'effetto non scompare sospendendo il trattamento. Anche in donne trattate con tamoxifene si è osservata una alterazione della voce.
Diuretici: la furosemide può causare disfonia provocando secchezza della mucosa delle corde vocali, così come lo spironolattone che ha anche effetti antriandrogeni.
Psicofarmaci: la disfonia spasmodica è caratterizzata da una voce spasmodica e strangolata, accompagnata da pause e da un rapido affaticamento vocale. A volte è associata a disturbi distonici. I neurolettici hanno effetti extrapiramidali che possono causare distonia e portare a disfonia spasmodica.
Alcuni farmaci possono causare o aggravare effetti extrapiramidali con problemi di fonazione, come gli antidepressivi SSRI e gli anticolinesterasici usati nell'Alzheimer.
Le benzodiazepine possono interessare la funzione muscolare e la produzione di saliva.
Gli oppiacei, indipendentemente dalla via di somministrazione, provocano secchezza delle fauci.
I pazienti esposti a un farmaco che ha notoriamente effetti sulle corde vocali devono essere avvertiti di questo rischio, specialmente quando il danno può essere irreversibile (androgeni) o quando il paziente dipende fortemente dalla voce.
Risciacquare la bocca o bere acqua dopo l'assunzione dei farmaci può ridurre il rischio di questo effetto avverso.
Le alterazioni della voce offrono anche l'opportunità di rivalutare il rapporto danno-beneficio del farmaco in questione.
Drug-induced vocal cord disorders
Prescrire Int. 2018 jan;27(189):13-16
Gilberto Lacchia
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Pubblicato: 02/09/2019 Aggiornato: 02/09/2019
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