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Il cambiamento climatico sta causando un aumento globale delle temperature medie e una maggiore frequenza, durata e intensità degli eventi di caldo estremo.
Secondo i dati della NASA i 10 anni più caldi negli ultimi 175 anni si sono verificati tutti nell'ultimo decennio.
È un fenomeno che ha gravi ripercussioni sulla salute pubblica, in particolare per quanto riguarda le malattie legate al calore, in primis il colpo di calore.
Durante le ondate di calore si osserva un aumento della mortalità, soprattutto dei soggetti più fragili: in una delle prime ondate di calore di questo millennio, nel 2003, in Francia sono stati registrati 2.851 decessi attribuiti al colpo di calore in soli 12 giorni.
Fisiopatologia delle malattie da calore
La termoregolazione umana è un processo complesso che coinvolge meccanismi comportamentali e autonomi per mantenere una temperatura interna di circa 37°C.
Quando esposto a temperature elevate, il corpo umano attiva una serie di risposte fisiologiche:
Vasodilatazione periferica: aumento del flusso sanguigno cutaneo per facilitare la dissipazione del calore.
Sudorazione: l'evaporazione fornisce un efficace meccanismo di raffreddamento.
Aumento della frequenza cardiaca per sostenere la maggiore richiesta di flusso sanguigno cutaneo.
Modifiche comportamentali, come cercare luoghi freschi o ridurre l'attività fisica.
In condizioni di calore estremo o sforzo fisico intenso questi meccanismi possono essere sopraffatti, portando a un aumento della temperatura corporea interna e all'insorgenza del colpo di calore.
Progressione fisiopatologica:
Stress termico iniziale: l'esposizione al calore ambientale o la produzione interna di calore superano la capacità di dissipazione termica del corpo.
Attivazione dei meccanismi compensatori: vasodilatazione, sudorazione e aumento della gittata cardiaca.
Squilibrio idro-elettrolitico: la sudorazione prolungata può portare a disidratazione e squilibri elettrolitici, in particolare iponatremia.
Compromissione della funzione cardiovascolare: la vasodilatazione prolungata e la disidratazione possono ridurre la pressione venosa centrale e la gittata cardiaca.
Disfunzione del SNC: l'aumento della temperatura corporea può causare alterazioni della barriera emato-encefalica ed edema cerebrale.
Danno gastrointestinale: l'ipertermia può causare un aumento della permeabilità intestinale con endotossiemia.
Risposta infiammatoria sistemica: il danno tissutale e l'endotossiemia scatenano il rilascio di citochine proinfiammatorie.
Coagulopatia: l’attivazione della cascata infiammatoria può portare a coagulazione intravascolare disseminata.
Insufficienza multiorgano: nei casi più gravi, si può verificare un danno multiorganico, con alterazioni renali, epatiche e cardiache.
La popolazione anziana è particolarmente suscettibile alle malattie da calore a causa di diversi fattori fisiopatologici:
Ridotta capacità di termoregolazione: riduzione della percezione del calore, della risposta vasodilatatoria e dell'efficienza della sudorazione.
Alterazioni cardiovascolari che compromettono la capacità di aumentare il flusso sanguigno cutaneo.
Disfunzione renale: limita la capacità di conservare elettroliti durante la sudorazione prolungata.
Alterazioni nella composizione corporea: la ridotta massa muscolare e l'aumento del tessuto adiposo influenzano produzione e dissipazione del calore.
Comorbidità: diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari possono interferire con i meccanismi di termoregolazione.
Farmaci: p.es. diuretici, beta-bloccanti, anticolinergici, possono interferire con la termoregolazione o aumentare il rischio di disidratazione.
Le malattie da calore vanno da condizioni lievi a potenzialmente fatali:
Eruzioni cutanee da calore, crampi da calore, edema da calore, sincope da calore.
Esaurimento da calore: caratterizzato da profonda astenia, nausea, cefalea, vertigini. La temperatura corporea può essere lievemente elevata ma lo stato mentale è normale.
Colpo di calore: è la forma più grave, caratterizzata dalla triade di ipertermia (temperatura corporea >40°C), anomalie neurologiche e recente esposizione a temperature elevate o sforzo fisico. I pazienti possono presentare tachicardia, tachipnea, ipotensione e alterazioni dello stato mentale (confusione, delirio, agitazione). La cute è spesso calda e secca al tatto.
Le persone anziane, i bambini piccoli, i pazienti con patologie croniche e coloro che assumono certi farmaci sono particolarmente a rischio.
Fattori ambientali come la scarsa ventilazione, l'assenza di aria condizionata e la residenza ai piani superiori di edifici alti aumentano ulteriormente il rischio.
Anche le condizioni socioeconomiche influenzano la vulnerabilità, con un rischio maggiore per le persone isolate socialmente o con basso reddito.
Diagnosi
La diagnosi tempestiva delle malattie da calore, in particolare del colpo di calore, è cruciale per prevenire complicanze gravi e potenzialmente fatali.
Valutazione clinica:
Anamnesi:
Recente esposizione al calore o attività fisica intensa
Sintomi: insorgenza e progressione
Comorbidità
Farmaci assunti
Contesto sociale e ambientale (situazione abitativa, accesso a sistemi di raffreddamento)
Esame obiettivo:
- Segni vitali: temperatura corporea, frequenza cardiaca, pressione arteriosa, frequenza respiratoria
- Condizioni di idratazione
- Valutazione neurologica: stato mentale, livello di coscienza, segni focali
- Esame della cute: presenza o assenza di sudorazione, calore e secchezza della cute
- Ricerca di segni di complicanze in altri organi
- Misurazione della temperatura corporea
- Temperatura rettale: considerata il gold standard, più accurata delle misurazioni orali o ascellari
- Temperatura timpanica: meno invasiva ma potenzialmente meno accurata in condizioni estreme
- Temperatura esofagea: accurata ma invasiva, utilizzata in ambiente ospedaliero
Va ricordato che la temperatura corporea potrebbe essere già diminuita al momento della valutazione, soprattutto se sono state intraprese misure di raffreddamento.
Una volta sospettato un colpo di calore, il trattamento deve iniziare immediatamente, senza attendere l'arrivo dei soccorsi specializzati.
L'obiettivo primario è ridurre rapidamente la temperatura corporea a 38-39°C, idealmente entro 30-60 minuti.
Il trattamento del colpo di calore richiede un intervento immediato:
- Allontanare il paziente dal calore
Iniziare il raffreddamento rapido (obiettivo: temperatura corporea 38-39°C entro 30 minuti)
Metodi di raffreddamento
applicazione di ghiaccio su aree del corpo vicine alle grandi arterie (collo, ascelle, inguine)
uso di panni bagnati
immersione in acqua fredda/ghiacciata (gold standard)
infusione di liquidi freddi
ventilazione forzata
Monitoraggio continuo della temperatura corporea
Supporto delle funzioni vitali e gestione delle complicanze
L'esaurimento da calore può essere trattato con riposo, raffreddamento e reidratazione, preferibilmente per via orale con soluzioni gluco-elettrolitiche. Se non c'è miglioramento entro 15-30 minuti, è necessaria un'ulteriore valutazione.
È importante notare che gli antipiretici comuni come aspirina, ibuprofene e paracetamolo sono inefficaci nel colpo di calore e possono addirittura essere dannosi.
Prevenzione
È importante identificare le persone a rischio, educare sui segni precoci di malattie legate al calore e applicare misure pratiche come l’idratazione, l'uso di ventilatori e condizionatori e l'adattamento dell'abbigliamento.
In caso di ondate di calore, è fondamentale intensificare il monitoraggio delle persone vulnerabili e garantire l'accesso a luoghi freschi.
📚 Bibliografia
- Overview of Heat-Related Illnesses.
N Engl J Med. 2024;390(24) - Treatment and Prevention of Heat-Related Illness.
N Engl J Med. 2022;387(15):1404–13 - Le coup de chaleur - Une urgence vitale.
La revue Prescrire 2004;24(252):526–32
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Gilberto Lacchia - Pubblicato 25/07/2024 - Aggiornato 25/07/2024
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