Passa ai contenuti principali

92 - Lingua nera

[Tempo di lettura: 3 min]  CASO CLINICO

Un effetto avverso non comune associato all'uso di alcuni farmaci e favorito da alcune condizioni predisponenti.

Si tratta di una signora di 80 anni, fumatrice, ipertesa, con arteriopatia diffusa, in terapia con aspirinetta, nebivololo/idroclortiazide, perindopril, lercanidipina e atorvastatina. Per un sospetto focolaio broncopneumonico prescrivo Rocefin 1 g per 6 giorni con miglioramento dei sintomi. Dopo circa una settimana ricompare febbricola e dispnea e prescrivo un secondo ciclo di amoxicillina/acido clavulanico (1 g x 2).

Qualche giorno dopo la fine del secondo ciclo antibiotico la signora chiama preoccupata perché ha notato una colorazione nerastra della lingua (foto).

La lingua nera (a volte "lingua nera villosa" con ipertrofia delle papille filiformi sul dorso della lingua) è un'affezione benigna della lingua che si presenta con una colorazione dal nero al marrone scuro. La discromia è probabilmente causata dalla presenza di batteri o lieviti che producono porfirine cromogene.

È una condizione associata a diverse condizioni predisponenti:
  • Fumo, alcool, colluttori ossidanti
  • HIV, neoplasie, SLA, nevralgia trigeminale
  • Antibiotici, antipsicotici e altri farmaci predisponenti alla xerostomia
  • Terapie cortisoniche sistemiche (la mia paziente aveva fatto anche iniezioni di FANS/steroide per una lombalgia)
  • Radioterapia per neoplasie di tumori maligni di testa e collo
Pare che in letteratura siano pochi i casi in cui questo tipo di reazione avversa è riportata, tuttavia è già la seconda volta che mi capita di osservare una reazione simile, quindi non deve essere poi così rara. La reazione non è grave e solitamente regredisce alla sospensione della terapia.

Nel caso della mia assistita il problema si è risolto in un paio di settimane circa (il focolaio polmonare, tra parentesi, si è rivelato un tumore maligno con estesa linfoadenopatia mediastinica e trombosi della vena cava superiore).


Amoxicillina e discromie della lingua
Farmacovigilanza.eu - dicembre 2007

BlackHairy Tongue: Predisposing Factors, Diagnosis, and Treatment
Am J Clin Dermatol. 2017 Aug;18(4):563-569

Gilberto Lacchia


______________________________________

Pubblicato: 08/04/2019 Aggiornato: 08/04/2019

Commenti

Post popolari in questo blog

266 - Oppioidi e antidepressivi: attenti alle interazioni pericolose

[Tempo di lettura: 7 min]  Associare oppioidi e farmaci antidepressivi espone a diversi tipi di interazione. Alcuni oppioidi aumentano l'attività serotoninergica e possono indurre una sindrome serotoninergica. In certi casi gli SSRI possono bloccare il metabolismo degli oppioidi riducendo l’effetto analgesico di alcuni o aumentando le concentrazioni e il rischio di effetti avversi di altri. La strategia preventiva più semplice è quella di evitare la prescrizione degli oppioidi associati a maggiori rischi di interazione. L'effetto analgesico degli oppioidi è mediato attraverso tre recettori oppioidi principali, mu , delta e kappa .  Molti oppioidi, soprattutto quelli sintetici, agiscono anche su altri target, bloccando per esempio la ricaptazione di serotonina e noradrenalina e i recettori N-metil-D-aspartato (NMDA). Alcuni oppioidi inibiscono il trasportatore di serotonina che aumenta le concentrazioni di serotonina nella sinapsi e quindi l'effetto postsinaptico della se...

304 - Scialorrea da farmaci

[Tempo di lettura: 4 min]    Diversi farmaci, utilizzati soprattutto in psichiatria, possono causare ipersalivazione. È un problema che può ridurre la qualità di vita dei pazienti e a volte avere complicanze gravi. La scialorrea (ipersalivazione) è un sintomo soggettivo, percepito dal paziente come eccessiva produzione di saliva. A volte si presenta con una fuoriuscita di saliva dalla bocca perché il soggetto non riesce a trattenerla dietro la barriera labiale. È un fenomeno comune nei neonati, ma è considerata anomala dopo i quattro anni. Può essere causata dalla diminuzione della frequenza di deglutizione o dall’aumento della produzione di saliva. Le cause possono essere locali (odontalgia, protesi mal posizionate, infiammazioni o infezioni orali), neurologiche (nevralgia trigeminale, tumori cerebrali, morbo di Parkinson, sclerosi laterale amiotrofica), tossiche (mercurio, iodio, fluoruro di sodio, funghi velenosi, nicotina) o farmacologiche. La scialorrea può avere div...

441 - Colchicina: attenti alle interazioni!

- [Tempo di lettura: 8 min] La colchicina è un farmaco utilizzato da millenni. Oggi è considerata una terapia di seconda scelta data la ristretta finestra terapeutica e i numerosi effetti collaterali. Le dosi terapeutiche sono vicine a quelle tossiche. Attenzione particolare va posta alle possibili (e numerose) interazioni farmacologiche, soprattutto in pazienti anziani e politrattati. La colchicina è una delle terapie più antiche per l’attacco gottoso acuto. Estratta dal Colchicum autumnale , è descritta per il trattamento di reumatismi e gonfiori articolari nel Papiro Ebers (circa 1500 a.C.), un testo medico egiziano. La colchicina ha effetti antimitotici: blocca la divisione cellulare in fase G interferendo con la formazione dei microtubuli e dei fusi mitotici. È un effetto analogo a quello degli alcaloidi della vinca, ed è maggiore nelle cellule a rapido turnover, come neutrofili ed epitelio gastroenterico. La depolimerizzazione dei microtubuli da parte della colchicina r...