Dai dati di farmacovigilanza, nell'ultimo decennio è emersa un’associazione significativa tra l’uso degli ACE-inibitori e la comparsa o l’aggravamento della psoriasi. Riconoscere l'associazione e sospendere la terapia è fondamentale per evitare inutili cascate prescrittive e disagi ai pazienti. ⏱️Lettura 4 min 📊Dimensione del problema: analisi dei dati di farmacovigilanza 📌 La reazione avversa cutanea non è limitata a specifici ACE-inibitori ma è un effetto di classe che richiede monitoraggio in tutti i pazienti trattati. Un’analisi del database dati di farmacovigilanza dell’OMS ( Vigibase ) ha identificato 467 segnalazioni di psoriasi associata ad ACE-inibitori fino a marzo 2023. Si tratta soprattutto di pazienti adulti (età media 60 anni) con manifestazioni cliniche variabili: psoriasi a placche (85%) forme gravi come psoriasi pustolosa o eritrodermica (8%) Tutti gli ACE-inibitori sono risultati implicati; i più frequenti erano: lisinopril (132 casi) ramipril (114 casi) per...
La nitrofurantoina, antibiotico di prima scelta per le infezioni urinarie, può causare gravi reazioni epatiche già dopo pochi giorni di terapia, non solo nei trattamenti prolungati. Medici e pazienti devono riconoscere tempestivamente i segnali di sofferenza epatica e sospendere subito il farmaco. 🕐 Lettura 2 min 📊 Fatti Portata del problema (dati 2025) — Il bollettino neozelandese Prescriber Update conferma casi di epatite, ittero colestatico, epatite autoimmune e necrosi epatica anche dopo terapie brevi (≤ 7 giorni). Finora il rischio era attribuito quasi esclusivamente alla profilassi cronica. Meccanismo di danno epatico — Le reazioni avverse epatiche derivano da un’ipersensibilità idiosincrasica: nel breve termine domina l’ittero colestatico; dopo le 6 settimane prevale l’epatite cronica attiva, potenzialmente evolutiva verso la necrosi. Il quadro può imitare un’epatite autoimmune, con autoanticorpi positivi e risposta agli steroidi. Mortalità documentat...