Prescrire è una rivista fondata in Francia nel 1981 da un gruppo di medici di famiglia e ospedalieri, con l'obiettivo di fornire a medici e altri operatori sanitari informazioni sui farmaci chiare, complete, affidabili e il più possibile imparziali.
Fin dalla nascita, la rivista ha voluto mantenersi indipendente ed è strutturata come organizzazione non-profit di educazione medica continua (Association Mieux Prescrire), non ha azionisti, non accetta pubblicità o sovvenzioni e si mantiene solo con il pagamento degli abbonamenti e delle iniziative di ECM (ha circa 26000 abbonati).
Il 1° marzo 1992 è nata l'edizione inglese (Prescrire international).
È una rivista che vuole essere pratica e facilmente fruibile. Gli articoli più lunghi sono tutti leggibili su diversi livelli:
- all'inizio sono elencati i KEY POINTS, i concetti principali dell'articolo, che danno rapidamente un'idea chiara dei punti chiave;
- alla fine si trova il paragrafo "In practice" con il messaggio da portare a casa, quello che si vuole veicolare al medico pratico che utilizza il medicamento o che tratta un problema nella pratica quotidiana;
- il corpo principale dell'articolo, poi, espande i concetti per chi vuole sviscerare nel dettaglio un argomento.
Gli articoli che trattano i nuovi farmaci messi in commercio hanno sempre un simbolo che definisce con immediatezza il giudizio della redazione.
Il giudizio è espresso da una serie di simboli in cui è illustrato Gaspard, il maghetto di Prescrire: si va dal BRAVO (giudizio molto raro) per un farmaco che rappresenta un reale e importante progresso terapeutico, fino al NOTHING NEW (circa la metà dei giudizi) o anche NOT ACCEPTABLE (20%) per farmaci che non solo non hanno dimostrato un beneficio evidente, ma potrebbero essere potenzialmente dannosi.
Apprezzo questa rivista anche perché spesso è riuscita a mettere in discussione concetti che pensavo fossero assodati e a modificare, anche parecchio, alcune mie abitudini prescrittive.
Un altro merito è quello di far mantenere al medico un'attenzione costante sui possibili effetti avversi della terapia. Un leit motiv della rivista è "E se fosse il farmaco?", un pensiero che ci dovrebbe accompagnare sempre di fronte a sintomi vari, strani, soprattutto negli anziani, spesso politrattati.
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