È importante conoscere alcuni farmaci utilizzabili anche durante l'allattamento, quando è necessario sospenderlo per un breve periodo e quali principi attivi non utilizzare [Lettura 5 min] L'emicrania è caratterizzata da attacchi ricorrenti di cefalea che durano da 4 a 72 ore. Queste cefalee sono generalmente unilaterali e pulsanti, spesso accompagnate da nausea, vomito, foto- o fonofobia. Talvolta sono precedute da sintomi neurologici transitori, in genere di tipo sensoriale (p.es. visivo), che durano di solito meno di un'ora (aura). Gli interventi non farmacologici comprendono: applicazione di calore o freddo massaggi riposo evitare i fattori scatenanti (p.es. mantenere una regolarità nei pasti e nel sonno) yoga / meditazione terapia comportamentale (p.es. esercizi di rilassamento, biofeedback, terapia cognitiva comportamentale) Le crisi possono essere legate al ciclo mestruale; la frequenza spesso si riduce in gravidanza e aumenta dopo il parto. La cefalea post-partum è
Pazienti sempre più anziani che assumono sempre più farmaci: un cocktail pericoloso che aumenta il rischio di interazioni gravi. [Lettura 4 min] L'invecchiamento della popolazione negli ultimi decenni ha comportato un aumento delle prescrizioni di farmaci, accompagnato da un incremento del numero di medicinali disponibili. Di conseguenza, il numero di soggetti in politerapia (uso concomitante di cinque o più farmaci) è in costante aumento, con una crescente esposizione a interazioni farmaco-farmaco (DDI, Drug-Drug Interaction ). In Italia il 68,1% dei soggetti di età ≥65 anni ha ricevuto prescrizioni di almeno 5 diversi principi attivi nel corso del 2022 e più di un soggetto su 4 (28,6%) ha assunto almeno 10 principi attivi diversi (rapporto OsMed 2022). La probabilità che queste politerapie contengano farmaci controindicati in associazione aumenta di conseguenza. Un'analisi francese su un campione di 7 milioni di prescrizioni ha dimostrato che le prescrizioni concomitanti di